L’amore per la terra di Sicilia e l’intento di valorizzare i vitigni autoctoni qui si sono espressi appieno solo dopo aver conquistato, grazie ad un connubio di alta qualità e marketing incisivo, il gusto di un pubblico internazionale. E’ così che la Firriato, azienda vitivinicola nata a metà degli anni ‘80 a Paceco nel cuore della provincia di Trapani (la più vitata d’Italia), senza avere alle spalle la blasonata storia di altre cantine di questa terra ha saputo in breve trasformarsi da piccola realtà rivolta al mercato locale a vera star del firmamento enologico regionale. Dietro questo successo troviamo l’intraprendenza e la tenacia dei due proprietari della Firriato, Salvatore Di Gaetano e sua moglie Vinzia Novara, che nel 1994 hanno scelto di puntare ai mercati d’oltreconfine abbinando uve di pregio a moderne tecniche di vinificazione e affidando il comparto tecnico dell’azienda ad uno staff di enologi australiani. Risultato, i vini firmati Firriato, connotati da numeri sempre più importanti, sono saliti alla ribalta in tanti Paesi. Una volta centrato l’obiettivo, si era pronti a testimoniare a tutto il mondo il cospicuo potenziale enoico del proprio terroir anche proponendo i vitigni della grande tradizione isolana vinificati in purezza. Oggi perciò gli esperti australiani hanno lasciato il campo e l’attrezzata cantina allo staff tecnico aziendale, tutto siciliano, e sono le varietà indigene a risaltare nei 350 ettari di curate vigne collinari possedute dalla Firriato.
In bella evidenza accanto agli internazionali, dunque, Nero d’Avola, Perricone, Grillo, Catarratto, Inzolia, per proclamare la propria identità e realizzare vini che sfoggiano territorio e stile attuale, eleganti e assai piacevoli. Dal felice matrimonio tra il vigoroso Nero d’Avola e il gentile Perricone, vitigno meno famoso riscoperto proprio dalla Firriato, nasce lo splendido Ribeca, affinato per 10 mesi in barrique, fiore all’occhiello della cantina trapanese, prediletta sia dal pubblico sia dalla critica specializzata. Accanto a lui altri rossi di rango come l’Harmonium, Nero d’Avola in purezza, il nuovo già superpremiato Quater Rosso, da uve Nero d’Avola, Perricone, Frappato e Nerello Cappuccio – rivendicazione forte delle proprie radici – e il Camelot, taglio bordolese di grande struttura e sapore intenso. Ma Firriato significa anche bianchi di vaglia, quali il raffinato Santagostino Baglio Soria, taglio paritario di Catarratto e Chardonnay, ben riuscita fusione di spirito internazionale e tradizione siciliana.
(© pubblicato su “Mondo Agricolo” 5/2008)
Firriato Via Trapani, 4 91027 Paceco (TP) www.firriato.it