Ha avuto inizio ben nove secoli fa la storia vinicola dei Frescobaldi, illustre famiglia fiorentina dedita alla finanza, al commercio, all’arte e alla cultura, e a testimoniare questo legame atavico e indissolubile c’è addirittura una mappa della Toscana del XV secolo, conservata alla Galleria degli Uffizi, sulla quale vengono indicati con grande rilievo “le terre dei Frescobaldi” e il “Castello di Nipozzano”. Proprio questo maniero, costruito nell’anno Mille come roccaforte difensiva e divenuto nel 1400 il fulcro della vita rurale del limitrofo contado, ospita le cantine dove vengono prodotti e affinati in barriques gli spendidi rossi dell’omonima tenuta, che costituisce l’epicentro delle attività di casa Frescobaldi.
Qui, nel cuore del Chianti Rufina, la più piccola, ma solo per estensione, tra le sette sottozone dell’area chiantigiana (ci troviamo immediatamente ad est di Firenze, lungo la valle del Sieve), rinomata per i suoi vini di forte personalità ed aristocratica raffinatezza già molto tempo prima che essi rientrassero nella denominazione Chianti, su una superficie vitata di 240 ettari, nascono il godibilissimo Nipozzano Chianti Rufina Riserva Docg, in grado di mettere d’accordo qualità e numeri, e due cru, il Montesodi, Sangiovese in purezza di grande finezza e struttura particolarmente adatta all’invecchiamento, e il Mormoreto, elegante ed armonico uvaggio di Cabernet Sauvignon, Merlot e Cabernet Franc, dove la componente acida fa da contrappunto ad un corpo solido ma non aggressivo.
Si tratta però solo di un capitolo dell’avvincente e variegata storia di questa azienda capitanata da Vittorio Frescobaldi, detentrice in Toscana di oltre mille ettari di vigneti, ripartiti in nove tenute, che hanno ognuna la propria identità, storia e personalità, ma che condividono uno spirito ed uno scopo comune: essere innovativi nel produrre vini di altissima qualità che esaltino la propria unicità territoriale e riflettano i gusti e le aspettative di autenticità ed accessibilità del mercato. In particolare evidenza la Tenuta di Castelgiocondo a Montalcino, con 235 ettari di vigneto collocati sul versante maremmano, “culla” del Ripe al Convento, Castelgiocondo Brunello di Montalcino Riserva Docg, caleidoscopico nei profumi e impressionante nella persistenza. Meriterebbe infine maggiore considerazione il Pomino Rosso, riuscitissimo mix di Sangiovese, Pinot Nero e Merlot che, come sottolinea Nicolò D’Afflitto, enologo della maison Frescobaldi, è di difficile comprensione perché dice cose intelligenti sottovoce, e la gente non sa ascoltare.
Marchesi de’ Frescobaldi Via Santo Spirito, 11 50125 Firenze (FI) www.frescobaldi.it