Un piccolo modello virtuoso di investimento pubblico. Questo è oggi la splendida e prestigiosa azienda Villa Russiz, una delle realtà che hanno scritto un capitolo determinante nella storia della vitivinicoltura friulana, dotata di 35 ettari di vigneti incastonati proprio nel cuore del Collio goriziano. A fondarla nel 1869, assieme alla moglie austriaca Elvine Ritter, fu il conte francese Teodoro de La Tour che sulle dolci soleggiate colline della tenuta di Capriva del Friuli introdusse, per primo nella regione, i più pregiati vitigni d’Oltralpe, quali il Sauvignon, i Pinots, il Merlot, divenuti adesso parte integrante del patrimonio viticolo locale. Anche le tecniche di vinificazione cambiarono: costruì infatti una meravigliosa cantina a volte, completamente interrata, che rappresenta tuttora il fiore all’occhiello di Villa Russiz, e i vini cominciarono a raggiungere le più importanti mense dei regnanti di tutta Europa. Terminata la prima guerra mondiale la proprietà passò nelle mani dello Stato italiano che successivamente la eresse in Ente Morale. Dopo un periodo di buio legato alla difficoltà di riparare i danni bellici, Villa Russiz ha iniziato una felice escalation che la ha condotta a traguardi di indiscussa eccellenza.

Abile artefice di questo successo il direttore tecnico e valente enologo Gianni Menotti, il quale ha saputo ottimizzare il sapiente lavoro svolto per tanti anni da suo padre ponendosi come obiettivo la ricerca della qualità ad ogni costo, nella vigna e in cantina. Così, complice quello straordinario terroir che è il Collio, grazie ad un’estrema cura dei vigneti – allevati con il classico sistema a cappuccina e a Guyot, con densità di 4.000-6.000 ceppi per ettaro in modo da ottenere basse rese a tutto vantaggio della grande concentrazione delle uve – e ad una tecnologia di cantina ben coniugata alla tradizione, nascono i grandi vini di livello internazionale di Villa Russiz, perfettamente aderenti al territorio e di estrema piacevolezza.

Tutti i vini, in prevalenza bianchi, rientrano nella Doc del Collio, e toccano i vertici con i tre cru punte di diamante della cantina. Intenso e complesso al naso, ampio, fresco ed equilibrato al palato, il Sauvignon de La Tour è tra le massime espressioni di questa varietà, mentre lo Chardonnay Gräfin de La Tour conquista con la finezza dei profumi ed il gusto caldo e morbido. Il Merlot Graf de la Tour, infine, di solida struttura, ricco e vellutato, è un assoluto campione di classe e di eleganza.