Bianco aromatico per eccellenza e impareggiabile protagonista dell’“happy hour” nei winebar, il profumato Gewürztraminer si sta conquistando in Italia e all’estero platee sempre più vaste di appassionati e neofiti. È un suo estimatore anche uno chef di fama internazionale come Heinz Beck, decorato con tre stelle Michelin, che lo definisce vino a tutto pasto dal gusto delizioso. Vellutato e inebriante per le sue tipiche note di petali di rosa e speziate, questo capolavoro dell’enologia altoatesina trova culla e roccaforte nelle nobili vigne collinari intorno a Termeno (in tedesco Tramin), straordinario mosaico di suoli e microclimi dove tra sole e frescura, con il favore della mineralità del terreno, tutto concorre al raggiungimento dei massimi risultati.
Ai doni elargiti dalla natura si aggiunge il valore della mano sapiente del produttore, come nel caso della Cantina Tramin, fondata nel 1898, attualmente formata da 290 viticoltori che insieme possiedono 245 ettari di vigneti e dal 2010 dotata di scenografica sede, progettata dall’architetto Werner Tscholl, a dominare il suggestivo profilo vitato di Termeno. Grande tradizione, dunque, coniugata alla vivace carica innovativa e alla tensione alla qualità assoluta che negli ultimi decenni pervadono l’azienda grazie alle scelte di Willi Stürz, il valente enologo e direttore tecnico di Cantina Tramin, determinato ad esprimere al meglio le virtù del terroir dosando attentamente rispetto per la terra e tecnologia. Di qui la crescita esponenziale della cantina, ormai sinonimo di una sontuosa gamma di vini dell’Alto Adige di alta identità e costante livello qualitativo, connotati da eleganza e belle sinfonie olfattive, celebrati e premiati in tutto il mondo.
Ed una autentica esplosione di profumi suadenti e di sensazioni al palato si sprigiona dal vino clou di Cantina Tramin, il Nussbaumer – unanimemente annoverato tra i migliori Gewürztraminer d’Italia – frutto di una rigorosa selezione delle uve provenienti dall’omonimo maso, uno dei più antichi di Termeno: vigne preziose a circa 400 metri di altezza, ventilate dalle brezze in arrivo dal Lago di Garda, soggette a forti escursioni termiche e impiantate su terreni calcarei e porfirei, così da regalare al vino ricchezza di aromi, spessore, sapidità. Dopo le esperte cure in vigna e la raccolta dei grappoli in piccoli recipienti, in cantina vige il diktat dell’assenza di forzature e dello scrupolo nel preservare in ogni fase l’inconfondibile fragrante bagaglio del vitigno Gewürztraminer (vedi il nuovo centro di torchiatura che sfrutta la forza di gravità per rispettare appieno la materia prima).
Corposo e godibilissimo, il Nussbaumer, dal colore giallo-paglierino intenso, seduce il naso con i classici sentori di rosa canina ai quali si mescolano note di garofani, frutti tropicali maturi, cannella. In bocca è pieno e morbido, sintesi perfetta di calore fruttato e nerbo acido. Ottimo con crostacei, paté di fois gras, formaggi stagionati, sorprendente con la cucina asiatica, splendido come vino da meditazione.
VIGILIUS MOUNTAIN RESORT, IMMERSIONE TOTALE DI BENESSERE
Abbandonarsi al piacere della tavola respirando nel silenzio l’aria tersa delle cime innevate e il profumo dei larici, con vista a perdita d’occhio sullo spettacolo delle Dolomiti. Non è un sogno. Basta arrivare a pochi chilometri da Bolzano, in quel di Lana, e in una manciata di minuti raggiungere a 1.500 metri di altezza, rigorosamente solo con la funivia, il lussuoso Vigilius Mountain Resort, realizzato su progetto dell’architetto Matteo Thun (lo stesso che ha firmato le bellissime terme della vicina Merano) con materiali locali e sostenibili, come il legno e l’argilla, e secondo principi assolutamente ecologici, coniugando semplicità, design e comfort. Un fantastico hotel a 5 stelle che offre un centro benessere e tante proposte gourmet nella tradizionale “Stube Ida” dedicata alle specialità altoatesine e, soprattutto, nel più internazionale “1500”, ristorante di alta classe premiato per il migliore ambiente nell’edizione 2012 della guida Gault Millau Südtirol, la “bibbia” gastronomica austriaca.
L’ABBINAMENTO: CREMOSO ALLE NOCCIOLE DELLO CHEF MAURO BUFFO
Un ristorante che spicca per location, eleganza essenziale, servizio, ricca cantina e, principalmente, per uno chef del calibro di Mauro Buffo: passione, tecnica al servizio del gusto, solida esperienza acquisita in luoghi cult della ristorazione (da Gualtiero Marchesi al mitico El Bulli in Costa Brava, dal padovano tre stelle Michelin Le Calandre fino a Manhattan). Così, in raro equilibrio tra invenzione e misura, tradizione e fantasia, ma sempre nel pieno rispetto delle materie prime, Mauro delizia gli ospiti del 1500 con la sua cucina giocata sulla leggerezza e sulla profondità dei sapori, dai grandi classici ai piatti più creativi. Vedi, per dirne alcuni, la tartara di Grigia Alpina con verdure dell’orto, salsa bernese ed emulsione al curry, i tortellacci di grano saraceno con ricotta affumicata e albicocche, la lombatina di cervo con purea di scorzanera, insalatina, marmellata di mirtilli e rafano, la guancia di maialino da latte con quinoa e taccole, raviolo di pancetta e fagioli.
In abbinamento con il seducente Gewürztraminer Nussbaumer lo Chef suggerisce un dessert “da favola”: cremoso alle nocciole con pan di spagna aereo al lebchuken, sorbetto alle pere e grappa e toffee salato, nocciole sabbiate e yogurt naturale.
© pubblicato su “Mondo Agricolo”, gennaio 2013